Ciao Paolo, anzitutto ti faccio i complimenti per questo tuo ottimo blog, lo seguo sempre con attenzione e da collega sistemista devo ammettere che la percentuale di articoli utili e interessanti è davvero spaventosa
Visto che citi il valore legale di questo tipo di disclaimer mi sembrava giusto integrare con alcune considerazioni visto che un po’ di tempo mi sono interessato dell’argomento.
Secondo diversi giuristi e avvocati il valore legale di un disclaimer del genere è pressochè nullo. La legge punisce chi impropriamente prende possesso e legge corrispondenza indirizzata ad altri e ne fa uso, nel caso di una email spedita ad un destinatario errato però il caso non si pone, in quanto il destinatario (sebbene errato, almeno nelle intenzioni del mittente) di fatto è quello espresso nel campo rcpt della mail.
Anche dal punto di vista pratico è piuttosto singolare il fatto che un disclaimer del genere venga sempre posto in coda ad una mail, mentre invece dovrebbe logicamente trovarsi in testa, prima che un eventuale lettore possa venire a conoscenza del contenuto della mail.
Diverso invece il caso in cui un eventuale errato destinatario dovesse divulgare una mail, questo comportamento potrebbe essere ritenuto penalmente rilevante perchè in questo caso il responsabile si troverebbe a divulgare contenuti di cui è consapevole di non essere il legittimo destinatario.
Insomma levate questi disclaimer, sono inutili, aumentano traffico e peso delle mail, senza contare il principio fondamentale del sistemista, ovvero: meno cose ci sono e meno cose si romperanno
Ciao!